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Bonnanaro, nuovo riconoscimento per il domatore Angelo Masia

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Bonnanaro. Per parlare di Angelo Masia non basterebbe un semplice articolo oppure una o due pagine di un libro. Tanti infatti sono i riconoscimenti che, nell’arco di circa quarant’anni, ha ricevuto “l’indiano” di Bonnanaro per la sua abilità di domatore e istruttore di equitazione. Una passione per i cavalli, trasmessa anche alle sue figlie Maria Paola e Raffaela, che gli nasce sin da piccolo quando, al posto di giocare con le macchinine o con i pupazzi, era solito ammirare e cavalcare questo animale facendone un’autentica ragione di vita. Un amore, questo, che lo ha portato, nei primi tempi, lontano da Bonnanaro. Infatti ha fatto scuola prima in Costa Paradiso, poi a Valledoria, successivamente all’ippodromo Pinna di Sassari per poi, agli albori del duemila, tornare nel suo paese natale dove ha aperto il maneggio “Sardo Cheyenne”, nella tenuta di famiglia alle pendici del Monte Pelao. Da ricordare che ha partecipato varie volte alla Cavalcata Sarda (famose sono le sue esibizioni a cavallo con tanto di inchino al pubblico) e, nel 1989, alla Sartiglia di Oristano. Negli ultimi anni ha abbinato la sua attività a quella di presentatore di serate equestri. Ed è proprio grazie a quest’ultima sua “attività” che gli organizzatori de “Sa cursa a sa padedda” di Orgosolo, in programma domenica 10 aprile, hanno deciso di assegnargli un premio per aver dato lustro alle manifestazioni equestri che si svolgono in Sardegna. «A me - queste le sue parole - piace dare un tocco diverso a queste manifestazioni perché, vederle senza nessun commentatore, sembrano quasi che abbiamo un qualcosa di noioso. E da uno “Scherzo” sono riuscito a farne una cosa simpatica». Nei giorni scorsi è stato chiamato dall’Università di Agraria di Sassari per tenere una lezione sulle tecniche di domatura dei cavalli.

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