COSSOINE. Con una nota stampa congiunta Amministrazione Comunale e il Comitato dei genitori annunciano che «a seguito del piano di dimensionamento scolastico adottato dalla Giunta Regionale con delibera n. 5/26 del 6/2/2015 e della conseguente soppressione del plesso di scuola primaria di Cossoine hanno indetto una prima manifestazione di protesta per lunedì 2 marzo, alle ore 16, davanti al caseggiato scolastico. I genitori occuperanno simbolicamente la scuola e consentiranno il regolare svolgimento delle lezioni, considerato opportuno garantire il diritto dei bambini all’istruzione. Tuttavia, i genitori sono determinati anche a sospendere la frequenza degli alunni in caso di ulteriori segnali negativi derivanti dal confronto Sindaci e Assessorato Regionale».
«Fino ad ora - si legge nel comunicato - il dimensionamento scolastico si è tradotto in tagli indiscriminati, senza una vera logica di riordino, in soppressioni e accorpamenti che hanno creato disagi e disservizi in paesi e in territori già colpiti dalla crisi economica e dal processo di spopolamento. Il risultato è stato condizionato da direttive statali e decisioni regionali che nella programmazione non considerano le problematiche delle aree interne, dove, allorché non si raggiungono i parametri, si attuano operazioni forzose di accentramento, seppur in presenza di scuole che funzionano».
Per Amministrazione e Comitato le scelte attuate altro non sono che una «politica scellerata» con effetti «del figlio e del figliastro».
«È assurdo - si legge a conclusione della nota - che si sia adottato un piano di dimensionamento scolastico basato sulla eliminazione delle pluriclassi e di fatto ne vengano soppresse 29 su 169 – ciò rappresenta una discriminazione inaccettabile».
Da qui la necessità della mobilitazione. «Caduto nel vuoto l’appello che i primi cittadini delle scuole coinvolte hanno lanciato alla Commissione Cultura, con la vaga iniqua promessa di rivedere il caso di alcune pluriclassi, Cossoine e gli altri paesi interessati si preparano a intavolare nuove iniziative di protesta».