Gentile redazione, vorrei raccontarvi un piccolo aneddoto sulla capacità di sviluppare ed incrementare il turismo culturale nel nostro territorio. Nel mese di giugno ho visitato la chiesa di San Pietro di Sorres acquistando per nove euro un biglietto cumulativo per tre siti storici: la chiesa suddetta, la necropoli di Sant'Andrea priu e il nuraghe di Santu Antine. Le visite, stando a quanto detto da chi mi diede il biglietto, potevano essere effettuate in giorni diversi e senza limiti di tempo. Così, dopo avere visitato la necropoli il mese scorso, oggi mi sono recato a visitare il nuraghe. Alla biglietteria ho però scoperto che la convenzione tra i tre siti era stata rescissa il 20 di novembre e che comunque i biglietti sarebbero scaduti il 31 dicembre. La signora della biglietteria ha comunque capito la situazione ed ho potuto visitare il nuraghe. Però mi chiedo: è corretto vendere un servizio e non poterne usufruire per il periodo previsto? E perché nei biglietti non c'era una scadenza? Cordialmente
Andrea Lai