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"Perché NO!" Oggi manifestazione a Cossoine contro gli speculatori della Green Economy

Pubblichiamo le ragioni del Comitato e dell'Amministrazione comunale

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Perché il consumo dei suoli ha raggiunto livelli ormai non più tollerabili;
Perché i terreni agricoli sono l'unica grande risorsa della Sardegna, che non può essere barattata per nessun motivo al mondo;
Perché non può essere compromessa per sempre qualunque altra ipotesi di sviluppo compatibile con la vocazione dei luoghi;
Perché su quei terreni c'è la possibilità che, presto o tardi, dovremo tornare a produrre per procurarci da mangiare. E se li ritroviamo coperti di acciaio e specchi, pannelli fotovoltaici, torri eoliche, cardi per chimiche verdi, pozzi per il gas, c'è la possibilità che moriremo di fame;
Perché bisogna difendere i posti di lavoro che su quei terreni già esistono;
Perché non si possono stravolgere, per intenti meramente speculativi, il profilo dei luoghi, i valori ambientali, le tradizioni colturali, che sono “beni comuni”, e rappresentano parte essenziale e fondamentale della storia, della cultura, dell'identità delle popolazioni;
Perché la Sardegna produce già molto più del proprio fabbisogno energetico e l'eccedenza prodotta non va a sostituire le fonti tradizionali, né può essere esportata nel resto d'Italia perché il cavo sottomarino è da tempo saturo;
Perché non c'è nessun vantaggio energetico per le popolazioni del territorio in quanto l'energia prodotta viene immessa in rete senza alcun utilizzo diretto in loco;
Perché non siamo contro le energie rinnovabili, siamo contro i mega impianti che vengono installati sui terreni produttivi, fanno terra bruciata e non portano beneficio alcuno al territorio;
Perché siamo convinti – come gli esperti più attenti e più sensibili delle energie rinnovabili – che la soluzione vera sta nei piccoli impianti domestici o condominiali, sui tetti o nel cortile di casa, con zero impatto ambientale;
Perché è inconcepibile che la Regione sarda non abbia un piano energetico regionale e non dia indicazioni e indirizzi precisi sull'ubicazione degli impianti;
Perché non è tollerabile che le decisioni che riguardano i cittadini e i territori siano sottratte al controllo democratico e siano imposte sulla testa delle amministrazioni locali e della gente.

Per il programma della manifestazione CLICCA QUI

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