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Tasi: a Bonorva si paga. Senes: "diversamente non chiudiamo il Bilancio"

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BONORVA«Abbiamo ragionato a lungo sull’ipotesi di effettuare un taglio della Tasi o addirittura di azzerarla, ma in quest’ultimo caso non si sarebbe riusciti a chiudere il bilancio per l’anno 2014». Così il primo cittadino Senes nell'ultimo consiglio comunale motivando un'opzione diversa rispetto a quanto deliberato da altri comuni del Meilogu.

L'aliquota zero è prevista soltanto per le unità immobiliari e relative pertinenze locate ad uso abitativo, per le unità immobiliari concesse in comodato d’uso gratuito a parenti e affini entro il 2° grado, per i fabbricati censiti nella categoria C/2 (locali deposito - magazzeni) insistenti in zona agricola e per i fabbricati rurali ad uso strumentale.

Si pagherà invece per l’abitazione principale e relative pertinenze e per le unità immobiliari ad esse equiparate (1‰); per i fabbricati della categoria D destinati allo svolgimento di un’attività rientrante nel settore (3‰, 0,30‰ per tutti gli altri di categoria D e non compresi nelle categorie precedenti); per le aree edificabili (0,50‰). Approvate anche una serie di detrazioni.

Duro il consigliere Marras che, motivando il suo voto contrario ha manifestato di non volersi «rendersi responsabile dello sfascio che si vede tutti i giorni» ritenendo necessaria «una presa di posizione di fronte ad una tassazione che scarica responsabilità nazionali sulle comunità locali». Senes, replicando, ha messo in evidenza le responsabilità di chi amministra: «il consigliere Marras mi ha quasi convinto a votare a sfavore della proposta a condizione che lui sia disponibile a svolgere le funzioni di assessore al Bilancio con l’impegno di chiudere una proposta di bilancio, da presentare al consiglio entro il prossimo 25 settembre, senza l’introito dei 229.000 euro di TASI e senza tagliare nessun servizio ai cittadini».

Senes ha inoltre ricordato che «Bonorva è uno dei pochi comuni ad applicare l’aliquota Imu agevolata al 6 per mille per le attività economiche» e che «si è lavorato a lungo per adottare un sistema di imposizione che pesasse il meno possibile sui cittadini, che sempre più numerosi, ormai, si rivolgono ai servizi sociali». Si è registrata una diffusa condivisione circa la gestione associata dei servizi anche se il consigliere Antonello Zanza ha paventato la Â«perdita delle identità delle municipalità».

 

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