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Il Meilogu al voto - quarta parte: lavoro, reddito, spopolamento. Che fare?

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Dato il persistere della crisi economica, che misure occorre mettere in atto (nel singolo comune e in sinergia con altri) per creare lavoro, incrementare il reddito e ostacolare lo spopolamento che coinvolge tutti i centri del Meilogu?

È questa la quarta domanda che abbiamo posto ai candidati sindaci dei nove comuni chiamati alle urne il 31 maggio. Su una cosa gli intervistati concordano: gli Enti locali che amministrano o che vorrebbero amministrare non possono creare lavoro, almeno direttamente, ma possono creare quelle condizioni favorevoli alla crescita occupazionale gli intervistati hanno proposto le soluzioni che seguono.

«Avere il coraggio (Calaresu, Pozzomaggiore)  di proporre modelli di sviluppo innovativi ma comunque ancorati al nostro territorio, consolidando e migliorando tutte le attività tradizionalmente presenti nei nostri comuni (allevamento, artigianato, ippica, turismo etc.) coinvolgendo i giovani».

«Valorizzare (Catte, Romana) quei beni pubblici che possono avere una ricaduta positiva per il territorio, sia in termini occupazionali che di sviluppo turistico avendo cura e protezione dell’ambiente, tutelando e valorizzando il patrimonio archeologico, nella ferma determinazione di mettere sempre al primo posto la qualità della vita dei cittadini».

«Richiedere ed ottenere (Deiana, Giave) l’individuazione dell’area di crisi, oggi esclusiva prerogativa di aree deindustrializzate quali Portotorres e Sassari a cui si accomunano Alghero, Sorso Sennori e Castelsardo, partendo dal calo demografico dei nostri territori e dalla profonda crisi dell’agropastorizia, la vera industria del Meilogu. A livello di Unione dei Comuni sarebbe auspicabile una carta dei servizi con tariffe omogenee su tutto il territorio. Trovo che l’attivazione delle 2 linee di trasporto locale istituite dall’Unione dei Comuni su mia proposta diano una prima risposta unendo i punti focali della vita sociale ed economica del territorio raggiungendo ad esempio il poliambulatorio di Bonorva, la palestra di Thiesi, il cinema a Torralba, la stazione ferroviaria di Giave etc.».

«Ripristinare (Marras, Bessude) iniziative tipo la vecchia legge 37 che ha creato, anche in altri comuni, iniziative imprenditoriali e professionali».

«Guardare al futuro (Mereu, Mara) partendo dalle potenzialità del territorio, dall’agricoltura e dalla pastorizia che devono ritornare ad essere l’asse portante dell’economia locale; far nascere “imprenditori agricoli” capaci di far fruttare il loro lavoro creando anche le condizioni per la nascita dei servizi legati al settore agropastorale che potranno portare altro benessere e posti di lavoro; saper vendere le bellezze del nostro territorio».

«Fare riferimento (Pischedda, Pozzomaggiore) alle leggi di settore, sfruttando le risorse locali, richiamando le tradizioni locali come la gastronomia, ripristinando l’antico artigianato come il tappeto sardo che, nel tempo è stato fonte di reddito, offrendo al turista - sempre più raro nelle zone interne e mordi e fuggi - ospitalità, prendendolo per la gola e proponendogli l’acquisto dei prodotti locali, abbattendo completamente le tasse per quanti decidano di costruire o ristrutturare case nel nostro Comune, bello e vivibile a misura d’uomo».

«Concepire l’urbanistica (Ruda, Thiesi) in modo obbiettivo per le nostre realtà, dando impulso a tutto il settore edilizio e trascinandosi dietro tutto l’indotto, incentivare la cultura turistica facendo conoscere territori, sapori e mestieri che possono dare tanto, imparare cosa offrire ma soprattutto a chi».

«Informare ed orientare i giovani (Sassu, Cossoine) sulle opportunità offerte a livello locale, nazionale e comunitario perché non si può certo pensare di combattere la disoccupazione con i cantieri comunali, peraltro ormai non più finanziati dalla Regione; puntare a progetti di valorizzazione del territorio, per favorire nuova imprenditoria, ai nuovi servizi alla persona, rivolti ad esempio alle persone svantaggiate, oppure ai servizi extrascolastici per gli alunni della scuola dell'obbligo».

«Puntare (Sassu, Siligo) sulla cultura e sulla tradizione letteraria e musicale caratteristiche della nostra piccola comunità (patria di grandi personaggi della cultura quali  Maria Carta, Gavino Ledda, Gavinu Contene, Francesco Cossiga ed altri), sulla bellezza del territorio con un’adeguata campagna di promozione della bellezza dei nostri borghi, unitamente alla valorizzazione dell’agro alimentare, dei prodotti locali e del vivere sano. In specie sul Monte Pelao sarebbe auspicabile la creazione di un parco archeo-naturalistico con ripristino di antichi sentieri e pareti ferrate».

«Continuare (Soletta, Thiesi) sulla strada dell'impegno e del supporto dell'amministrazione ottenendo (come fatto dal nostro Comune classificatosi primo al bando regionale “Progetti integrati di sviluppo locale: POIC”) finanziamenti a tasso zero per la nascita e l'innovazione delle imprese. Si è ottenuto un fondo di 500.000 euro a disposizione delle imprese, vecchie e nuove, che hanno presentato il loro progetto negli ambiti previsti: commercio, trasporti, servizi. Tale fondo prevede la rotazione e la possibilità futura di nuovi finanziamenti per i progetti non ancora finanziati. Da qui al 2020 la Regione Sardegna offrirà una serie di opportunità grazie al Piano di Sviluppo Rurale, grazie ai finanziamenti regionali, ai bandi dei GAL si potranno traghettare risorse verso le diverse attività di programmazione che saranno disponibili ai giovani che intendono perseguire la strada dell'iniziativa privata».

«Puntare (Spanu, Bonnanaro) sulla riqualificazione delle aree urbane (servizi e spazi pubblici) ed il recupero edilizio dando così un impulso abbastanza considerevole al ripopolamento di quelle zone, oltreché all'assegnazione di nuovi alloggi a giovani coppie o ad indigenti, con canoni sociali. Favorire inoltre lo sviluppo ed il potenziamento delle aree artigianali, con la nascita di nuove realtà imprenditoriali e la possibilità di creare nuovi posti di lavoro ed incrementare il reddito. Sostenere la creazione delle imprese, anche in forma cooperativa da parte dei giovani e delle donne, con la gestione di Fondi Regionali da creare appositamente per la concessione di incentivi rimborsabili (microcredito) finalizzati a sostenere l'avvio di nuove attività imprenditoriali. Bisogna creare metodi di sviluppo sostenibile sfruttando la bellezza e la ricchezza del nostro territorio sfruttando i Fondi Europei in sinergia con altri comuni, con la creazione anche di cantieri forestali a sollievo della disoccupazione».

Da tenere in considerazione la necessità, rilevata in ogni risposta, della sinergia tra Comuni: tra i concetti chiave la visione unica di insieme (Mereu) e le azioni coordinate e aggreganti (Ruda). Ma anche l'ipotesi del biglietto unico per i musei del territorio (Pischedda) e la concezione (ribadita da Deiana) del singolo comune come quartiere della città Meilogu.

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