BANARI. Tutto pronto per la festa in onore di San Lorenzo martire. Quest'anno, come per le edizioni del 2001 e del 2012, il comitato guidato da Vincenzo “Bonetti” Soro ha deciso di distribuire il programma in quattro (anzichè tre) giornate. L'odore della polvere da sparo pervaderà le vie del paese già dal mattino di domenica 9 durante l'ultima questua accompagnata da bandiere, tamburo, piffero e, appunto, boladores. Un rito che inizia a fine giugno e che suggella l'unità di intenti tra contribuenti e organizzatori. Ma anche un'anticipazione della festa vera e propria che inizierà dalle 22 (presso il campo sportivo) con “sos fogos”, il tradizionale spettacolo pirotecnico notturno che richiama ogni anno un gran numero di appassionati da diverse parti dell'isola. Il 10, sa die de Santu Larentu, oltre alle messe solenni delle 9, delle 11 (questa accompagnata dal coro polifonico “Su Cuncordu banaresu”) e delle 18, è prevista la processione: dalle 18.30 accompagneranno la statua del santo iberico i costumi di Banari, i cavalieri, la banda di ottoni, il “Gruppo storico medievale di Ardara” e i gruppi folk “Don Milani” di Dorgali, “Santa Barbara” di Macomer, “Santa Maria di Bubalis” di Siligo e "Santu Antine" di Torralba. La tappa in piazza Santu Jagu coinciderà con le esplosioni della classica batteria pirotecnica (prevista all'incirca per le 19). Dalle 22 la serata musicale con i gruppi in costume e gli accordi vocali de “Su Cunsonu N.S. de Seunis” di Thiesi. Martedì 11 alle 22 l'atteso concerto della Bandabardò (ingresso libero). Mercoledì 12 alle 18 spazio ai bambini con i giochi in piazza. Chiusura “a bolu”, alle 22, con la gara poetica tra Giuseppe Porcu e Bruno Agus (accompagnati dal “Cunsonu N.S. de Seunis”).