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BLUE TONGUE: 20 i casi accertati

La ASL di Sassari riunisce l’Unità di Crisi Locale per fare il punto sulla nuova emergenza epidemiologica

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SASSARI. Questa mattina, presso i locali del  Dipartimento di Prevenzione della Asl di Sassari si è tenuta la riunione dell’Unità di Crisi Locale per l’emergenza Blue Tongue che sta interessando il territorio regionale, nonché gli allevamenti della Asl di Sassari.

Alla riunione, convocata dal Direttore del Dipartimento di Prevenzione dott. Francesco Sgarangella, erano presenti oltre a diversi Dirigenti Veterinari del Dipartimento, i Responsabili di Cia, Confragricoltura, Coldiretti e dell'Associazione Interprovinciale Allevatori, il Responsabile Sanitario dell’Associazione Regionale Allevatori, nonché i funzionari dell’Assessorato Provinciale all’Ambiente.

I veterinari del Servizio di Sanità Animale della Asl di Sassari hanno illustrato la preoccupante situazione epidemiologica, fornito  informazioni sulle movimentazioni degli animali delle specie sensibili alla malattia e sullo stato della campagna di vaccinazione.

I focolai accertati sono ad oggi 20 distribuiti nei comuni di Bultei, Perfugas, Bulzi, Erula, Illorai e altri 16 sospetti nei comuni di Ozieri, Tula, Ardara, Benetutti.
La situazione è in continua evoluzione. Al momento, secondo i referti dell’Istituto Zooprofilattico di Sassari e di Teramo, l’epidemia è da attribuirsi al Sierotipo 1 riscontrato per la prima volta nella Asl di Sassari.

Sono state immediatamente attivate tutte le procedure previste dal manuale operativo e dell’emergenza per la blue tongue, con visite e controlli sanitari da parte dei Veterinari della Asl nei territori interessati.
Agli allevatori presenti all’interno del raggio di 4 km è stato inviato un sms alert di avviso per l’emergenza sanitaria con le prime prescrizioni a cui si dovevano attenere.

La distribuzione dei focolai indica chiaramente il percorso che l’insetto vettore della malattia, il culicoides imicola, sta seguendo. Il virus starebbe risalendo lungo il bacino del Coghinas e del Tirso.

“E’ fondamentale” hanno raccomandato i Veterinari “che gli allevatori adottino le misure di prevenzione per la profilassi diretta, disponibili anche sul sito della ASL di Sassari, per proteggere il più possibile i propri animali dall’infezione”.

Buone notizie sono state riferite dai Dirigenti Veterinari per quanto riguarda invece la movimentazione delle specie sensibili. Gli animali vaccinati per il sierotipo 1 potranno continuare ad essere esportati verso le regioni che hanno intrapreso appositi accordi con la Regione Autonoma della Sardegna.

Per la campagna di vaccinazione degli ovini, alla luce della nuova situazione epidemiologica, l’Assessorato Regionale alla Sanità di concerto con le Asl, aggiornerà il relativo Decreto secondo le indicazioni fornite dal Ministero, dal Centro di referenza Nazionale e dall’Osservatorio Epidemiologico Veterinario Regionale.

La Provincia di Sassari e l’Associazione Regionale Allevatori hanno assicurato la massima collaborazione per fronteggiare, insieme alla  Asl e agli allevatori, questa nuova emergenza sanitaria. I rappresentanti delle Associazioni di categoria hanno chiesto, invece, rassicurazioni sulle misure di contrasto all’epidemia e sugli indennizzi.

Il Dott. Sgarangella, manifestando  forte preoccupazione della Asl di Sassari per la critica situazione sanitaria, ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico permanente per favorire l’aggiornamento e la condivisione degli obiettivi  per contrastare l’epidemia.

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