BORUTTA. In un tiepido pomeriggio di fine agosto, è stato rinnovato – per il terzo anno consecutivo – l’appuntamento con la rievocazione storica de “La Bastida di Sorres”.
L’evento, svoltosi negli spazi aperti antistanti la suggestiva Abbazia di San Pietro di Sorres, nel cuore del Meilogu, ha coinvolto un ampio numero di figuranti (oltre 130) che hanno indossato accurate ricostruzioni di abiti medievali per portare in scena uno scorcio di vita quotidiana dell’epoca. Un folto numero di visitatori, ogni anno sempre più numerosi, ha così avuto fin dal mattino la possibilità di aggirarsi fra i tendoni in cui sono stati allestiti gli accampamenti delle milizie in costume, nonché minuziose riproduzioni di oggetti d’epoca, dalle armi al vestiario, e istruttivi esempi di erbari ed antichi mestieri.
Ma il momento più atteso è stato senza dubbio quello della battaglia vera e propria, la “Bastida di Sorres” da cui prende il nome la manifestazione. Un attento pubblico di ogni età si è radunato attorno al campo in cui i figuranti, di fronte agli accampamenti, hanno dato vita alla battaglia del 1334, in cui i Doria tentarono di riconquistare l’antica fortezza di Sorres, caduta in mano agli Aragonesi. Bardati dei rispettivi stemmi, i cavalieri delle due storiche casate si sono affrontati utilizzando tecniche di assalto ed espugnazione dettagliatamente ricostruiti, con tanto di arcieri e spadaccini. Scroscianti applausi per i figuranti, e a seguire balli medievali, musica e cibi del Territorio presso gli stands, dove sono state preparate fumanti sebadas e altre pietanze calde.
L’evento di quest’anno è stato articolato in due giornate per dare spazio anche ad attività parallele che valorizzassero i suggestivi luoghi antistanti la cornice della manifestazione: sono state predisposte visite guidate alla grotta Ulàri, al Monastero e all’adiacente museo. Molto apprezzate dal pubblico anche le esibizioni dei falconieri e le attività ludiche per i più piccoli.