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Semestene, decise le modalità di rientro per i portali di Santa Croce

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Semestene. È ormai tutto pronto per il rientro, che potrebbe avvenire con un certo anticipo rispetto al programma previsto, dei portali della Chiesa di Santa Croce. Un ritorno atteso da tanto tempo dalla comunità e che l’amministrazione comunale è riuscita a portare a termine dopo circa quattro anni di trattative con la Soprintendenza. Dopo l’approvazione del piano esecutivo, sono state predisposte le linee guida per portare a termine l’intervento. «Sul pilastro dove sono attualmente murati i portali (giardini della Soprintendenza di via Monte Grappa a Sassari), – ha dichiarato il tecnico comunale Antonangelo Piu – verrà costruita una gabbia d’acciaio che rivestirà la muratura che c’è dietro. Una volta fatta questa operazione, si faranno dei tasselli chimici in modo da legare, con delle barre filettate, la muratura alla gabbia d’acciaio. Fatto questo, il portale verrà protetto con un’imbottitura. Alla fine, non si fa altro che agganciare il portale con una gru, tagliare a filo pavimento con una lama apposita. collocare sotto una piastra d’acciaio e, solo alla fine, il portale sarà caricato». Nello stesso momento, nell'area di Santa Croce, verranno realizzate le fondamenta in cui saranno collocati i due portali e, subito dopo, partiranno i restauri (pulizia di tutte le parti in pietra, consolidamento di eventuali pezzi mossi, rivitazione delle stuccature) che verranno fatti sotto la supervisione della Soprintendenza. «Soprattutto per il piccolo – così Più – sarà da valutare se ricostruire alcune piccole parti soprattutto dei montanti in verticale perché, in un lato, ci sono due pezzi completamente marci anche perché si è notato che non sono i pezzi originali». Previste anche un paio di giornate di scavi archeologici per rimettere bene in luce la pavimentazione della sagrestia e dei locali attigui e ripulire alcune parti, con la conseguente messa in sicurezza. «Per risolvere la differenza di quota si farà una bordatura che funzionerà sia da seduta che da gradino di accesso, con anche una rampa per l’accesso dei disabili. All’interno – ha  concluso Piu – verrà raccolta l’acqua con dei tubi di drenaggio e verrà realizzato, all’interno dell’area archeologica, un pavimento in ghiaia stabilizzata con un telaio in materiale plastico che fare in modo che la ghiaia non venga trascinata da eventuali piogge e contenta di poterci camminare sopra. successivamente sarà realizzato un impianto d’illuminazione».

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