Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviata alla redazione da parte della cittadina thiesina Maddalena Uneddu.

In questi giorni leggo gli entusiastici commenti sulla festa di Seunis. In molti di essi, oltre all'elogio del divertimento, vengono riportati l'affiatamento e la solidarietà tra tutti. Sono sinceramente contenta per tutto questo. Però penso che se tutto questo entusiasmo l'avessimo mosso spontaneamente quando è stata decisa la chiusura dell'ospedale di Thiesi sarebbe stato decisamente più produttivo. Affiattarsi per difendere i nostri diritti credo sia più entusiasmante. È il mio pensiero, chiaramente! Ma evidentemente la partecipazione dei giovani la si ha solo per il divertimento e non per tutti quelli continuano a vivere i disagi: parlo delle persone anziane, magari senza parenti o con parenti non motorizzati e costretti a viaggiare proprio perché gli è stato tolto il diritto alla salute. Ma di tutto questo, evidentemente, importa poco! Meglio il giro di Max Gazzè sui buoi. Lui se le può permettere le cure sanitarie mentre noi abbiamo una struttura che sta per morire (della Lungodegenza che ci hanno dato non c'è nulla a norma). Perciò sarebbe ora di metterci lo stesso entusiasmo e la stessa partecipazione per una vita migliore.