La stagione della caccia sarebbe dovuta cominciare questa domenica 22 settembre con la caccia all'avifauna, come previsto dal Calendario emanato dalla Regione il 4 luglio. La delibera regionale n° 19 è stata però bocciata dal Tar, che su ricorso delle associazioni Lac - Lega per l'Abolizione della Caccia, Associazione Vittime della Caccia e Earth, rappresentate dall'avvocato Massimo Rizzato, ha sancito l'annullamento del Calendario, in quanto lo stesso è stato emanato in assenza del parere dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Tra gli elementi contestati anche la mancanza di un piano faunistico-venatorio e della procedura di valutazione d'incidenza ambientale dell'attivita' venatoria nei Sic (Siti d'importanza comunitaria) e nelle Zps (Zone di protezione speciale).
"L’art. 18, comma 4, della L. 157/1992, laddove prescrive che il calendario venatorio sia emanato sentito l’INFS (ora ISPRA), costituisce norma fondamentale di riforma economico-sociale" e per questo, scrivono i giudici, si tratta di una disposizione "che si applica anche alle Regioni a Statuto Speciale come la Sardegna". Soddisfatte le associazioni: "Ora in Sardegna la caccia si ferma, ma non si fermano le nostre azioni, che anzi si intensificheranno, a livello di Stato, Regioni e Unione europea, con l'obiettivo di cancellare gli eccessi che, a grave danno degli animali e della natura, caratterizzano la caccia in Italia".
L'Assessore Regionale all'Ambiente Biancareddu ha convocato per domani il Comitato Faunistico Regionale, che potrebbe varare un nuovo calendario.