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L’importanza della Necropoli di Mandra Antine. Se n’è parlato venerdì 9 in un convegno a Thiesi

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Thiesi. Venerdì 9 giugno, la sala Aligi Sassu ha ospitato un convegno sulla necropoli di Mandra Antine. Dopo l’inserimento tra i siti visitabili all’interno di “Monumenti Aperti”, prosegue la valorizzazione dell’importante monumento da parte della Pro loco e dell’amministrazione comunale.

La serata, moderata dal giornalista e scrittore Tonino Oppes, ha visto la partecipazione di importanti studiosi del settore, tra cui il soprintendente Francesco di Gennaro, la dottoressa Gabriella Gasperetti, dell’archeologa Giuseppa Tanda e dell’economista Carlo Marcetti.

Nel suo intervento introduttivo, Oppes ha sottolineato l’importanza delle Pro loco per la valorizzazione del territorio.  «Il limite di noi sardi – queste le sue parole – è che non conosciamo abbastanza la nostra storia».

L’amministrazione comunale era rappresentata dal sindaco Gianfranco Soletta e da Salvatore Tanca (assessore della Cultura). Il primo cittadino ha ringraziato gli ospiti presenti per la partecipazione mentre Salvatore Tanca ha illustrato i progetti futuri per la necropoli. Un richiamo è stato fatto alla recente raccolta di firme che ha consentito l’inserimento tra  “I luoghi del cuore” del Fai. Annunciato anche lo sblocco di un finanziamento regionale per la ristrutturazione della casetta di protezione della tomba III e il restauro del dipinto.

Giovanna Chesseddu (presidente della Pro loco), una delle promotrici di quest’evento, ha parlato del progetto di guida turistica tramite la quale è possibile visitare, grazie alla guida turistica Giovanna Dedola, oltre a Mandra Antine, anche la torre prigione e il museo dedicato ad Aligi Sassu. Citate le cifre del progetto Fai: 4mila 200 firme ufficiali

Successivamente hanno preso la parola gli studiosi presenti. Attraverso l’ausilio di fotografie, il dottor Francesco Di Gennario e la dottoressa Gabriella Gasperetti (Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Nuoro e Sassari) hanno illustrato, rispettivamente, alcune domus de Janas presenti nella penisola e le caratteristiche e lo stato di conservazione di Mandra Antine.

L’archeologa Giuseppa Tanda ha posto l’accento sulle domus decorate presenti nel territorio dell’isola. Un momento particolare della serata è stato l’intervento del novantaduenne professor Ercole Contu che ha raccontato la sua scoperta della famosa necropoli thiesina avvenuta nel 1961.

«Oramai si parte dall’idea che il bene culturale debba essere economicamente vantaggioso – ha dichiarato Salvatore Masia (presidente dell’Unione dei Comuni del Meilogu)-. Spesso questo non è possibile. Abbiamo speso una marea di soldi per la promozione di Musseddu a Cheremule, una delle tappe di Time & Jazz di Paolo Fresu. In seguito ci sono pervenute altre richieste per l’utilizzo della nostra necropoli ma le abbiamo tutte rifiutate. I Comuni devono stare attenti a non svilire il bene culturale». Accennato a un progetto di promozione turistica partendo sai siti archeologici di minore importanza.

Giovanna Dedola (guida turistica) ha rimarcato le potenzialità del suo paese (archeologia, enogastronomia, foklore). Ricordati gli altri siti presenti nel paese.

Delle possibilità economiche e occupazionali  che i monumenti possono garantire ha parlato l’economista Carlo Marcetti.

 

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