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Anche a Cossoine azzerata la Tasi

Pubblichiamo il comunicato stampa dell'amministrazione comunale

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COSSOINE. Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale ha deliberato l’azzeramento della tassa sui tributi servizi indivisibili (TASI) per l’anno 2014. Il provvedimento segue gli intendimenti dell’Amministrazione Comunale di moderare il livello di tassazione degli utenti, secondo i limiti e le possibilità che il governo nazionale riserva ai comuni. La scelta non è stata ovviamente indolore, considerato che l’equivalente della tassazione, di importo superiore a 50.000 euro, verrà direttamente trattenuta dallo Stato al Comune. Nella sostanza si dovrà rinunciare ad un’ulteriore fetta di investimenti pubblici a vantaggio diretto dell’economia delle famiglie, già provate in questi anni da un innalzamento procapite di tasse e imposte. Oltre al mancato gettito TASI, il Comune dovrà poi fronteggiare il problema degli altri tagli imposti dai provvedimenti di spending review dal 2011 in poi. Nel corrente anno i trasferimenti statali sono ulteriormente calati per un importo di circa 98.000 euro, condizione che nell’immediato futuro porterà il piano annuale delle opere pubbliche a poco più di 70/80 mila euro, assolutamente insufficiente a fronteggiare le necessità del paese. Ciò significa, nel concreto, che molti dei servizi attualmente erogati dal Comune potranno non essere più garantiti agli utenti. Per queste ragioni, il provvedimento di azzeramento TASI è stato adottato in via sperimentale e provvisoria per l’anno 2014, ma ulteriori tagli ai trasferimenti potrebbero giocoforza richiederne l’introduzione.
Tuttavia, l’Amministrazione è fiduciosa che possano intervenire condizioni migliorative per i comuni, considerato che nel passato il provvedimento di azzeramento dell’IMU sulla prima casa, deliberato dal Comune di Cossoine nel 2012, è stato poi ugualmente adottato dal Governo per l’intera nazione. Allo stato attuale, i cossoinesi potranno godere quindi dell’abbattimento Imu prima casa, del mancato versamento allo Stato dei 30 centesimi a metro quadro – un totale di circa 29.000 euro - in capo alla vecchia Tares e azzerato per effetto dell’introduzione Tasi, e infine dell’abbattimento di quest’ultima che come detto incide per oltre 50.000 euro.
Naturale dissentire con i provvedimenti di contenimento della spesa che chiamano i comuni a ridiscutere il rapporto con i cittadini in maniera diretta, in quanto ciò si traduce nella volontà di delegare ai sindaci e agli amministratori comunali il fardello di dover tassare i contribuenti. Considerato che negli anni a venire la limitatezza delle risorse a disposizione, unita a potenziali ulteriori tagli ai trasferimenti, potrebbe compromettere gli investimenti, l’Amministrazione, chiamata a governare la crisi, sta prioritariamente intervenendo sulle infrastrutture a terra, quali l’asfalto delle strade interne, la sistemazione della rete viaria e la realizzazione di opere pubbliche importanti come l’ambulatorio comunale, l’illuminazione pubblica, la sistemazione del cimitero, l’ecocentro e così via.

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