L’interesse per la lingua sarda sembra non conoscere crisi. La sezione autunnale dei corsi realizzati dall’Istituto Camillo Bellieni (Is.Be.) di Sassari ha fatto registrare numeri incoraggianti: dodici comuni coinvolti tra Logudoro, Anglona, Romangia, Meilogu e Marghine per un totale di duecento iscritti e 210 ore di lezione complessive. Molti i giovani partecipanti.
I risultati del percorso di formazione saranno presentati domenica mattina (13 dicembre) a partire dalle 10 nei locali della Biblioteca comunale di Pozzomaggiore (in via Mercato) nel corso della conferenza dal titolo “L’ischis ma no l’ischis”. All’incontro parteciperanno i rappresentanti dei comuni di Pozzomaggiore, Sassari, Sennori, Martis, Ploaghe, Osilo, Borore, Bolotana, Macomer, Bortigali e Bonorva, tutti interessati dai corsi. Coordinerà i lavori la presidente dell’Is.Be, Maria Doloretta Lai. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Pozzomaggiore, Mariano Soro, il direttore scientifico del Bellieni, Michele Pinna, illustrerà “Sa funtzione de sa limba sarda in su territòriu”.
A tutti i corsisti saranno consegnati gli attestati di partecipazione dalle mani delle insegnanti Daniela Masia, Anna Maria Tavera, Maria Antonietta Fois, Francesca Sini e Lucia Sechi. Ospite d’onore l’assessora regionale alla Cultura e alla Pubblica istruzione, Claudia Firino.
Nel pomeriggio l’appuntamento si sposta nella Valle dei Nuraghi tra Torralba e Bonorva, dove alle 15.30 saranno inaugurate le visite guidate in sardo negli importanti siti archeologici del Nuraghe Santu Antine e nelle Domus de Janas di Sant’Andrea Priu, grazie alle operatrici delle cooperative Sa Pintadera e Costaval che hanno appena concluso il percorso di formazione sotto la guida di Lucia Sechi.