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131 bis del Meilogu. Masia, Arru e Soletta: «asfaltiamo noi»

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«Asfaltiamo noi!». Questo in sostanza l’esito provocazione del vertice tra il Presidente dell’Unione dei Comuni e Sindaco di Cheremule Salvatore Masia i sui colleghi di Borutta e Thiesi (Silvano Arru e Gianfranco Soletta) convocato per discutere delle gravi condizioni in cui versa la strada statale 131 bis nel tratto che attraversa il territorio del piccolo Comune del Meilogu.

Il degrado e la pericolosità della SS 131bis è sensibilmente peggiorato nel corso della stagione invernale e il manto stradale risulta gravemente danneggiato con numerose crepe e buche. Per diverse centinaia di metri guidare diventa pericoloso perché gli automobilisti sono abituati a viaggiare a cavallo della mezzeria o, ancor peggio, procedere a “zig zag” con repentini ed improvvisi cambi di direzione nel tentativo di evitare i fossi e non di rado si rischia l’incidente frontale.

Per Masia «siamo alle solite, davanti alle buche ANAS risponde con i cartelli di limite di velocità: non pensa alla sicurezza; non pensa che a Thiesi c’è un ospedale e che le ambulanze non percorrono quella strada a 40 all’ora; tantomeno pensa ai danni che si procurano le auto acquistate con sacrificio dai tanti cittadini che ogni giorno per lavorare viaggiano su questo tratto di strada. È una vergogna che non ammette scusanti!».

Dello stesso avviso Soletta («ho scritto ad ANAS una nota dove chiedo urgenti lavori di manutenzione per una strada che - a dispetto di quanto si creda ­- ogni giorno è percorsa da centinaia di veicoli che per svariati motivi si recano a Thiesi che concentra numerosi servizi per il Meilogu») e Arru («una delle strade più  importanti e trafficate del Meilogu ridotta al rango di una mulattiera»).

Masia ha inoltre ricordato la successiva tappa di quella che lui stesso definisce «un'odissea»: «l'automobilista appena immessosi sulla 131 Carlo Felice in direzione Sassari si trova davanti ad una nuova sfida, quella del chilometro 173, il peggiore tratto di 131 da Cagliari a Sassari. Chiunque stenterebbe a credere che stiamo percorrendo la principale arteria di traffico della Sardegna dove da anni le condizioni disastrose del manto stradale, costringono auto e mezzi pesanti a viaggiare esclusivamente sulla corsia di sorpasso per non finire fuori strada trascinati da uno scalino longitudinale frutto di lavori male eseguiti in passato. Per non parlare poi della segnaletica inesistente. Non ci vengano a dire che il bilancio dell’Anas non dispone di risorse per eseguire lavori di manutenzione su un paio di km di strada perché appare sempre più chiaro, a riscontro dei comportamenti assunti, che  per l’Anas la Sardegna finisce a Oristano».

Masia ha concluso sostenendo che «pur in questo frangente complesso dal punto di vista economico è evidente che ci sia la necessità urgente di intereventi determinanti e non più procrastinabili. Per questa che consideriamo una battaglia di civiltà e rispetto per i nostri cittadini chiederemo l’apertura di un tavolo al Prefetto di Sassari affinché l’Anas venga inchiodata alle proprie responsabilità e non ultimo, se ci sarà permesso, siamo disposti a fare noi Sindaci i primi interventi di manutenzione straordinaria coinvolgendo anche l’Unione dei Comuni».

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