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Salvatore Masia: «Forza Giammario siamo con te e con l’Amministrazione di Bonorva»

Solidarietà dell'Unione dei comuni del Meilogu al collega Giammario Senes

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Rientro ieri in Sardegna e apprendo esterrefatto dei fatti gravissimi di Bonorva. Come Presidente dell’Unione dei Comuni del Meilogu a nome dei Sindaci e dei cittadini onesti e rispettosi delle Istituzioni esprimo solidarietà e vicinanza al collega Giammario Senes, e anche alla D.ssa Manconi segretario comunale, per l’ennesima volta oggetto di minacce ed intimidazioni.

L’Affetto, la profonda stima e l’amicizia che ci legano amplificano ancora di più lo sdegno e la rabbia per quanto accaduto ma sono certo che quanto avvenuto non basterà a fermare l’azione di un Sindaco come Gianmario sempre proteso al bene della sua Bonorva. Altrettanto sono sicuro che questo gesto rafforzerà nell’uomo Giammario quei sentimenti di onestà e passione che hanno sempre guidato la sua azione politica portandolo sempre in prima linea proprio per garantire quella trasparenza ed onestà che un episodio vile e ignobile come quello accaduto vorrebbe frenare.

Come Sindaci condanniamo fermamente un atto criminoso come quello di Bonorva carico delle peggiori prerogative tipiche di una cultura arretrata e barbara: la vigliaccheria di chi non ha il coraggio di esprimere il proprio dissenso ma si nasconde dietro atti criminali, la codardia di chi non ha la forza di esprimere le proprie idee, l’inciviltà di chi non riconosce nelle forme della Democrazia le uniche in grado di garantire un sereno svolgimento della vita di un paese e di una società e soprattutto una garanzia per i più deboli.

Atti come questo minano le sicurezze di una Comunità perché si insinuano nel profondo. Fortissima deve levarsi la condanna da parte tutte le Istituzioni Politiche, Civili, Religiose, da parte dei Cittadini e della Società Civile perché non passi quell’ idea insensata, idiota e insulsa che spesso dopo certi episodi si insinua in alcune menti più deboli e ignoranti: si bi l’an fattu cherer narrere chi calchi gosa at cumbinadu. Frasi come questa che richiamano ad una sorta di giustificazionismo, che evocano una legge fai da te ispirata a codici primitivi sono da estirpare se vogliamo che atti criminosi e criminali, tra cui questo di Bonorva è solo l’ultimo, non si verifichino più.

Forza Giammario siamo con te e con l’Amministrazione di Bonorva.

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