L’Associazione culturale “Meilogu Eventi”, con sede a Torralba, proseguendo la sua attività statutaria di promozione e sviluppo della conoscenza del patrimonio naturalistico, archeologico e culturale del Meilogu, domenica 13 maggio p.v. organizza una giornata da trascorrere a Monte Traessu, versante Comune di Cossoine. Si tratta di un massiccio montuoso che si estende, per quasi 700 ha, tra i comuni di Cossoine, Mara e Giave, in gran parte gestiti attualmente dall’Ente Forestas. Orograficamente si presenta molto movimentato, essendo ricco di gole, dirupi e grotte, con una copertura vegetale costituita da un'associazione mista di latifoglie, con prevalenza di sughera, roverella, corbezzolo, fillirea, lentisco, mirto e olivastro.
Nel punto più alto raggiunge un'altezza di 717,da cui si può godere di un panorama assai vasto: verso nord-est la piana di Campu Giavesu, più avanti la Valle dei Nuraghi e i paesi del Goceano, verso ovest il Monte Minerva, a nord il conetto vulcanico del Monte Cuccuruddu. E nelle giornate chiare, il vasto panorama di valli e di colline degradanti verso Alghero.Il programma prevede, dopo il raduno previsto per le 10 nei pressi di “paule manna” , la possibilità di effettuare una corsa amatoriale di basso chilometraggio, oppure una passeggiata guidata da un esperto botanico che illustrerà la variegata flora presente nella zona. Dopo la sosta pranzo rigorosamente al sacco, si riprenderà con una passeggiata, sempre guidata dal botanico, fino a raggiungere la punta più alta, a oltre 700 metri, dove si trova un’importante postazione di vedetta dell'apparato antincendi della Sardegna, gestito dall’Ente Forestas.
Sulla strada del ritorno, giunti su un'altura di 602 m. d'altezza, detta Monte Sa Costanza, si potrà visitare la chiesetta di Santa Maria Iscalas . Si tratta’della più antica delle chiese di Cossoine, risalente al periodo bizantino, venne edificata dai monaci Camaldolesi. La chiesa realizzata in pietra calcarea bianca, ha pianta a croce greca, il corpo centrale è sormontato da una cupola, da cui partono quattro bracci orientati verso i punti cardinali. Nella parete addossata alla chiesa è presente accanto alla porta , una nicchia absidale con finestrella a forma di feritoia, simile all'abside.
La giornata si chiuderà con la visita, a poche decine di metri, del sito archeologico Corruoe dove emergono i resti di un villaggio nuragico e dove è presente il nuraghe Aidu e una tomba di giganti.